NIELSEN pubblica i risultati di un sondaggio con i consumatori. Una parte dei consumatori è molto contrariata per il costo addizionale che deve sostenere. Una parte plaude all'iniziativa. Puoi leggere QUI una recensione giornalistica del sondaggio.
Il consumatore NON è mai stato coinvolto su questi sacchetti e quindi NON può essere considerato un consum-attore. Nielsen si chiede se il consumatore abbia cambiato i suoi comportamenti, così almeno appare dall’articolo…."A un anno di distanza i sacchetti biodegradabili per l’acquisto di prodotti sfusi nei supermercati non hanno inciso sui comportamenti dei consumatori”.
La domanda, nell'articolo del giornalista, è mal posta! Quale dovrebbe o potrebbe essere il nuovo comportamento del consumatore? Non dovrebbe comperare la frutta confezionata con plastica NON degradabile?…ma è tuttora fornita dalla GDO con un uso di plastica inquinante e ridondante come peso !
E poi, come prosegue l'articolo, c'è una norma …. "Insomma, una vera e propria tassa nonostante la direttiva Ue 2015/720, recepita dalla norma italiana, non prevede questo costo aggiuntivo.”
Proviamoa “resettare”, allora i problemi appaiono più chiaramente:
- manca una strategia rispettosa del consumatore: la possibilità di utilizzare sacchetti RIUSABILI, acquistati magari dalla GDO, o portati da casa, annullando il costo di 2-10 cent di euro;
- manca qualsiasi strategia di settore (le GDO) per ELIMINARE la PLASTICA, che sta devastando la fauna dei PESCI nei mari e Oceani.
Che cosa ne pensate?